Diritto e giustizia non sono questioni che riguardano soltanto i dirigenti politici e i giuristi: riguardano tutti coloro che sono profondamente colpiti dai crimini commessi a Gaza.
Quando il Ministro della Giustizia e il Pubblico Ministero presso la Corte di Gaza hanno depositato la richiesta legale presso la Corte penale internazionale per rendere giustizia alle vittime dell’aggressione in corso, sono state esercitate pressioni ai più alti livelli per assicurare, ancora una volta, l’impunità di Israele.
I nostri politici non vedono che i Palestinesi muoiono, che vengono feriti e che i loro beni vengono distrutti da un esercito senza onore e senza legge?
Non vedono che Israele impiega una forza smisurata e tutte le tecnologie belliche a sua disposizione per distruggere un’intera società? Non vedono che questa violenza, sistematica e rivendicata con tanta semplicità come un fatto normale, altro non è che un attentato terroristico contro il diritto dei popoli?
L’umanità non ha avvenire se uno Stato, per il solo fatto di disporre di una potenza militare, può in tutta impunità commettere dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità e negare i diritti fondamentali di un popolo sovrano.
Eppure Israele ha scelto la guerra con come unico obiettivo quello di diffondere il terrore tra la popolazione palestinese per imporre la sua presenza su tutta la Palestina. E la Palestina risponde scegliendo il diritto poiché sa che, davanti all’intelligenza del mondo, il più forte è il giusto.
Oggi, il nostro cuore è con i Palestinesi di Gaza che rischiano la loro vita per il solo fatto di essere nati Palestinesi a Gaza, ma i nostri governanti non sono dello stesso avviso.
Mentre il Ministro della Giustizia e il Pubblico Ministero presso la Corte di Gaza hanno depositato la richiesta legale davanti alla Corte penale internazionale per mettere fine alla follia omicida dell’esercito israeliano, i nostri politici si attivano per privare il popolo palestinese del suo diritto alla giustizia.
Noi cittadine e cittadini del mondo denunciamo questa condotta e sosteniamo contro i nostri governanti la richiesta legale depositata dalla Palestina perché la Corte penale Internazionale, sola competente per i crimini più gravi, giudichi quelli che vengono commessi in Palestina in generale e a Gaza in particolare.
E così sarà Giustizia.